Immagine di copertina: Wired.it
La notizia allarmante dell’incendio dei datacenter OVH di Strasburgo ha fatto il giro del web la scorsa settimana e lasciato molti nell’incertezza. Alle 00:47 del 10 marzo scorso è divampato un grande incendio al data center OVH di Strasburgo interessando 4 aree del data center SBG1.- SBG2 – SBG3 -e SBG 4, mandando in down centinaia di siti e flussi streaming audio/video. Si tratta di uno dei più grandi centri elaborazione dati europei e comunque il più vicino all’Italia. Vi sono stati disservizi in tutta Europa, nelle istituzioni, negli aeroporti, ecc.
A domare l’incendio sono intervenuti un centinaio di Vigili del fuoco con 43 autopompe che alle 7 del mattino erano ancora in piena attività di contenimento.
A meno di una settimana OVH ha pubblicato i dati sui danni subiti e l’entità è molto grande (come ci si aspettava) e una buona parte dei servizi non è recuperabile. I dati dell’edificio SBG2, quello più colpito, sono totalmente irrecuperabili.
Il ‘colpevole’ sembra essere un gruppo di continuità UPS situato nell’edificio SBG2 che era stato sottoposto a manutenzione il giorno prima. E indagini sono ancora in atto e la conferma sulle origini dell’incendio potrebbe arrivare nei prossimi giorni.
Anche i server di LANS loss adjusters si trovano lì e i nostri sistemi operativi, gestionali e telefonici sono stati bloccati per qualche ora. I nostri tecnici sono intervenuti tempestivamente riuscendo a recuperare e riattivare in tempi brevi i server di backup, così il nostro lavoro non è andato perso e i nostri clienti sono rimasti al sicuro, senza nemmeno accorgersi dello stato di emergenza. E’ così che affrontiamo il nostro lavoro, prevedendo e implementando misure di sicurezza che nell’emergenza risultino efficaci e risolutive. Per questo la scelta di partner affidabili come Ancorame e Extratel si sono dimostrate ancora una volta strategiche. Affidabilità e reattività sono attitudini fondamentali nella risoluzione dei problemi. Come si dice… prevenire è meglio che curare.